Anatomia del libro: la copertina
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- 1 ott 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Al giorno d’oggi tutti i libri hanno una copertina. Un “foglio esterno di carta o cartone, eventualmente rinforzato in pelle o tela, che riveste un libro, esercitando una funzione allo stesso tempo protettiva e di presentazione o, come sempre più spesso avviene, di promozione del contenuto.” (fonte: Il Paratesto)

Storia della copertina
Inizialmente i libri non avevano copertina: si vendevano in fascicoli ordinati e chi li acquistava si occupava autonomamente della loro rilegatura che poteva dipendere dalla possibilità di spesa o dalla libreria in cui veniva inserito il libro.
Non erano molte le persone che avevano accesso alla lettura e ai libri, né tanti i volumi in circolazione, pertanto erano già facilmente riconoscibili e non vi era necessità di indicare titolo e autore sul dorso o sul fronte del libro; tuttavia era possibile aggiungere delle coperture in materiali diversi, dalla semplice ed economica pergamena su cartone alle più preziose pelli decorate.
La brossura iniziò a trasformarsi da foglio di protezione a copertina vera e propria a partire dal Settecento con la diffusione della lettura e la nascita delle prime librerie, ma è con l’industria editoriale tra Ottocento e Novecento che diventò, prima elemento protettivo, e solo successivamente lo strumento di comunicazione e promozione dell’opera che conosciamo oggi.
“Nessuno inventò le copertine. Fu un processo graduale, fatto di piccoli miglioramenti e soluzioni provvisorie che si stabilizzarono lentamente, nel corso di un secolo”
Ambrogio Borsani, autore ed esperto di storia del libro

Il mondo dell’editoria e della legatoria, convergendo, resero la realizzazione delle copertine una parte integrante del fare libri.
Fu a questo punto che dopo secoli di tipografia in bianco e nero incentrata sulle parole, le immagini, le illustrazioni e i colori tornarono a legarsi al testo come nel Medioevo, prima dell’invenzione della stampa a caratteri mobili.
Il primo timido esempio italiano di copertina risale al 1870: la brossura azzurra di Storia di una capinera di Giovanni Verga ha una cornice, una piccola incisione centrale di una capinera su un albero, oltre al titolo, autore ed editore.

Dagli anni Venti del Novecento l’editoria cominciò a rivolgersi sempre di più al mondo delle immagini fino a vedere consolidata l’idea che la copertina fosse una parte “parlante” del libro. Non più una protezione, ma qualcosa in grado di attirare il pubblico che l’editore immaginava e indirizzarlo verso la scelta, lasciandogli immaginare il contenuto: in definitiva, uno strumento di marketing.
Dagli anni ‘50 in poi l’idea rivoluzionaria di usare la copertina come spazio contestuale di comunicazione verbale e visiva ha dato luogo al fenomeno della Cover art.
Oggi sugli scaffali convivono tanti diversi stili di copertine, sebbene la prevalenza della stampa digitale e della rapidità con cui vengono fruite le informazioni ha imposto una certa semplificazione visuale adatta a schermi piccoli come grandi, a librerie sovraccariche e a vetrine online piene di concorrenza.
La copertina, oggi, è un prodotto di design complesso e ragionato, che consente al cliente/lettore di cogliere con un colpo d’occhio sia le qualità materiali sia alcune informazioni più importanti riguardo al libro.
Ed il suo processo evolutivo sembra che non sia ancora finito…

Tipi di copertina: brossura e rigida
La copertina in brossura o copertina morbida è realizzata in una carta più spessa di quella utilizzata per l’interno, solitamente stampata sulla faccia esterna e incollata direttamente al blocco delle pagine del libro.
La copertina rigida (o legatura editoriale o copertina cartonata) è un tipo di copertina costruito a partire da un’anima di cartone rigido che viene rivestito all’esterno con materiale che può essere naturale o sintetico.
La principale differenza tra brossura e rigida, oltre all’evidente spessore e appunto rigidità, è data dalla capacità che offre al libro di apertura delle pagine.
Una legatura in brossura permette un’apertura più limitata rispetto a una rigida che invece, lasciando il dorso libero, permette l’ottimale apertura, soprattutto nel caso di opere con un alto numero di pagine.
Elementi della copertina di un libro
Gli elementi fondamentali riportati nel piatto anteriore (prima di copertina) sono:
nome dell’autore
titolo del libro
sottotitolo
curatore
editore e/o marca dell’editore
titolo di collana, se il volume appartiene a una collana
grafica o illustrazione
il piatto posteriore del libro (quarta di copertina o anche ultima di copertina) accoglie di solito elementi utili alla comunicazione, alla catalogazione e alla commercializzazione del libro.
sinossi
nota bio-bibliografica sull’autore o sul curatore
didascalia
sponsor, recensioni o diciture d’occasione
prezzo
codice Isbn
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